Con la presentazione di oggi la teatro Politeama di Bra (Cn), prendono il via ufficialmente i lavori in vista di Cheese 2011, manifestazione internazionale a cadenza biennale quest'anno in programma dal 16 al 19 settembre, organizzata da Città di Bra e Slow Food Italia. Giunto all'ottava edizione, l'evento dedicato alle forme del latte ha dato il via a una rete internazionale di casari e artigiani che ogni due anni presentano i loro prodotti, incontrano i co-produttori, discutono vecchie e nuove sfide del mestiere, si confrontano su normative e prospettive offerte dal mercato.
Da oggi è on line il sito della manifestazione con il programma: www.slowfood.it/cheese
Bruna Sibille, Sindaco Città di Bra, ha aperto la serie di interventi: «Fondamentale ricordare l'importante occasione di visibilità internazionale che Bra può vantare grazie a Cheese. Unica iniziativa cittadina in grado di richiamare oltre 150 mila persone provenienti da tutto il mondo. Ogni evento - continua il Sindaco - è in qualche modo il racconto di una storia, e per noi che lo ospitiamo, per tutti i braidesi più o meno coinvolti, Cheese è anche la storia del nostro territorio, è la storia dei nostri padri, delle nostre tradizioni; è la messa a sistema di un patrimonio di saperi, conoscenze e ricchezze immateriali che ci portiamo dietro da millenni. Cheese si pone proprio l'obiettivo di raccontare queste storie, ma anche e soprattutto di contribuire a mantenerle in vita».
Il Presidente di Slow Food Carlo Petrini: «Stiamo assistendo alla chiusura delle stalle perché il latte non viene pagato. Con una produzione di stampo industriale, con grandi centri di vendita stiamo perdendo ovunque la realtà contadina. Non c'è prospettiva se non vengono cambiate queste logiche. Come il vino ha salvato l'uva grazie ai piccoli produttori che si sono trasformati da viticoltori a vitivinicoltori, così il formaggio deve salvare il latte. Il prodotto caseario consente un riconoscimento e una gratificazione sociale ed economica per il mestiere che la semplice produzione di latte non può più dare. Così dopo il rinascimento dell'enologia italiana, potremo assistere a un rilancio del settore lattiero grazie al comparto caseario. Altro tema fondamentale è la grossa difficoltà in cui versa la pastorizia italiana. In altri Paesi come Francia e Spagna si sta svolgendo un rilancio di questa attività portante per l'agroalimentare. Noi invece stiamo perdendo questo tesoro, tanto che imprenditori sardi utilizzano latte proveniente dalla Romania per produrre il loro pecorino che chiamano "sardo". Cheese, con il suo grande impatto comunicativo, potrà dare voce a queste problematiche».
Il grande affinatore francese Hervé Mons ha chiuso l'incontro: «Sono onorato che quest'anno la nazione ospite sia la Francia e vorrei raccontarvi la mia esperienza personale. Il formaggio fa viaggiare. Grazie al mio lavoro ho conosciuto produttori da tutto il mondo. E posso dire con sicurezza che, per il settore in cui opero, non esiste un evento di pari importanza come Cheese. Noi in Francia vorremo un evento di tal portata, ma non siamo ancora riusciti ad organizzarlo. Un unico luogo in cui 25-30 affinatori provenienti da tutti i continenti possono discutere, confrontarsi e scambiare conoscenze. In questa grande assise di saperi tradizionali possiamo veramente rendere ancor più grande e prestigioso il nostro lavoro. Perché la tradizione è la memoria che ci consente di costruire il nostro futuro».
Il focus dell'edizione 2011 è la Francia, che ha sempre tutelato le produzioni a latte crudo, valorizzato il lavoro di casari e affinatori, promosso le diversità territoriali. Le sue eccellenze si trovano in Gran Sala ed Enoteca - 100 formaggi e 150 etichette - e 10 dei 34 Laboratori del Gusto sono interamente dedicati ai prodotti d'Oltralpe, con la testimonianza dei Meilleur Ouvrier de France, il più importante premio per un artigiano francese.
Il Mercato dei Formaggi è il cuore della manifestazione, con centinaia di produttori italiani e stranieri. Piazza Roma ospita la Via degli affinatori, dove ogni due anni si incontrano i protagonisti, provenienti da tutto il mondo, della rete spontanea nata proprio a Cheese.
Nella Piazza della Resistenza Casearia sono ospitati i produttori dei Presìdi italiani del gruppo d'acquisto organizzato da Slow Food, pastori e casari che con tenacia resistono alle difficoltà del mestiere.
Ospiti d'onore di Mercato, Gran Sala e Laboratori del Gusto, i Presìdi Slow Food rappresentano due continenti (Europa e Africa) e decine di nazioni, con piccole produzioni mai presentate a Cheese da Italia, Svizzera, Macedonia e Francia. Tra le novità anche la Piazza della Pizza dove si concretizza l'alleanza tra pizzaioli e Presìdi: oltre alle classiche margherita e verace, è possibile sceglierne altre arricchite con i prodotti tutelati e promossi da Slow Food.
Spazio al confronto e all'approfondimento con i Laboratori del Latte dove esperti e operatori del settore declinano le parole chiave latti, mestieri, territori e il pubblico può conoscere esperienze nuove, come quella dei piccoli caseifici aziendali europei che si sono collegati per risolvere al meglio alcuni punti critici della produzione.