Dal 9 giugno al 30 giugno 2012 si svolgerà la XII edizione della rassegna teatrale "LA FABBRICA DELLE IDEE - Racconigi Festival", manifestazione promossa dal «Progetto Cantoregi », con la direzione artistica di Vincenzo Gamna e Marco Pautasso, che nel corso degli anni ha saputo proporre alcune tra le più importanti realtà del teatro di ricerca e d'impegno civile del nostro Paese. La rassegna di quest'anno presenta un cartellone di 9 spettacoli, proponendo, oltre alle due ultime produzioni di Progetto Cantoregi, alcune tra le espressioni più interessanti, innovative e vitali del teatro di ricerca contemporaneo italiano. Spiega Marco Pautasso: "Il teatro è ancora oggi, nonostante le gravi difficoltà economiche e sociali in cui versa il nostro Paese, uno straordinario spazio culturale di libertà, in cui la ricerca espressiva si fa luogo di riflessione pubblica, dove è ancora possibile, senza infingimenti e con coraggio, esplorare e interrogare la contemporaneità in tutte le sue manifestazioni, ma anche immaginare e anticipare il futuro, o fare memoria del passato, indagando i tempi della storia. La Fabbrica delle Idee, da dodici anni, prova ad essere proprio questo, un piccolo spazio di libero e civile confronto, dove si danno convegno alcune tra le più affermate od emergenti realtà della scena contemporanea teatrale italiana".
Tanti i temi che si tenterà di "scandagliare" in questa nuova edizione: • le guerre africane, spesso dimenticate se non addirittura sconosciute, e il ruolo dei bambini soldato, con le due nuove produzioni di Progetto Cantoregi, lo studio Non smette mai di piovere e la rilettura scenica de La crociata dei bambini; • la morte o, meglio, la sua rimozione nella nostra società, la vana rincorsa di un'eterna giovinezza, la diffusa collettiva percezione di straniamento, l'impossibilità di dare un senso alla nostra esistenza, con i sulfurei Babilonia Teatri e il loro The end e con gli abrasivi Ricci/Forte in Macadamia Nut Brittle; • la figura femminile, la donna in tutte le sue sfaccettature, dal mito ad oggi, con Lucia Calamaro e i suoi due episodi de L'origine del mondo. Ritratto di un interno, ma anche con il poetico Kore di Virgilio Sieni e l'intenso, drammatico Elettra di Monstera Teatro; • il passato, che ritorna prepotente ed oscuro, con Giorgio Felicetti, e il suo Mattei. Petrolio e fango, con cui ci riporta ad una delle tante pagine buie della nostra storia novecentesca, o che diventa la lente attraverso cui leggere e interpretare il nostro presente e guardare al futuro, con Le radici davanti, di Gian Luca Favetto, Saba Anglana e Fabio Barovero.
Negli anni sessanta, in pieno boom economico, la "fabbrica delle idee" a Racconigi (Cuneo) era l'ospedale psichiatrico. Così, infatti, veniva sarcasticamente chiamata la struttura del manicomio, quasi a voler sottolineare la percezione della differenza di valori esistente tra la fabbricazione operaia dei beni materiali, degna di riconoscimento sociale, e la produzione visionaria di idee strane e bizzarre, di comportamenti abnormi e scandalosi, di «oggetti» immateriali socialmente censurabili. Oggi «La Fabbrica delle Idee» è una rassegna teatrale, promotrice essa stessa di un'utopia: quella di accogliere all'interno dell'ex struttura manicomiale il lavoro multiforme di artisti che fanno dell'impegno civile e sociale il centro della propria ricerca, diventando così iniziativa concreta contro ogni forma di stigmatizzazione della diversità, allo scopo di infrangere il muro dell'esclusione, dei pregiudizi, dell'oblio. |