In occasione dell'estate di San Martino, venerdì 11 Novembre, Slow Food celebra la grande festa del progetto educativo Orto in Condotta: studenti, insegnanti, genitori, nonni, cuochi e produttori locali mettono a riposo l'orto coltivato con tanta cura e si riuniscono per festeggiare insieme. Giunta alla quarta edizione, la Festa Nazionale dell'Orto in Condotta è un appuntamento simbolico scelto per rievocare la storia e la cultura contadina: il giorno di San Martino segna infatti la fine dell'anno agricolo, il rinnovo dei contratti con i mezzadri e l'avvio delle conserve. In Italia gli Orti in Condotta attivi sono oltre 400, di questi sono più di 200 quelli che quest'anno hanno aderito alla festa. A unire tutti i partecipanti il Gioco del Piacere proposto da Slow Food Educa. Quest'anno il tema del gioco è la merenda: per offrire un'alternativa alle solite merende proponiamo ai bambini una degustazione di pane comune (a lievitazione naturale e di produzione locale) e olio extravergine di oliva proveniente dal Nord, Centro e Sud Italia. Al termine della degustazione i bambini esprimeranno la loro valutazione su bontà e piacevolezza dei prodotti. L'Orto in Condotta fa parte della rete mondiale degli School Garden cui appartengono anche i Mille Orti che Slow Food sta creando in Africa. Il progetto nasce negli Stati Uniti con l'esperienza degli Edible School Garden, creati da Slow Food Usa e diffusi in poco tempo in tutto il mondo per educare i bambini a un diverso rapporto con il cibo, al valore della biodiversità e al rispetto dell'ambiente attraverso il diretto rapporto con la terra. In Italia si parte nel 2004 e nel 2006, l'orto scolastico viene ribattezzato Orto in Condotta. Oggi sono 421 le scuole, tra infanzia, primarie e secondarie, che coltivano il proprio orto, con 31 600 alunni coinvolti in 197 Comuni. Strumento didattico innovativo, l'Orto in Condotta nasce a scuola ma coinvolge le famiglie e tutta la comunità locale, crea ponti tra generazioni con il coinvolgimento dei nonni ortolani e rappresenta uno strumento per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette, grazie a incontri con esperti, artigiani, produttori e chef. Si viene così a creare una vera e propria Comunità dell'apprendimento.
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