Un centinaio di militanti protestano dopo l'incidente che ha coinvolto Luca Abbà, cortei in tutta Italia
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Un centinaio di attivisti del movimento No Tav, di Rifondazione comunista e dei sindacati Usb e Cub hanno dato vita a due presidi nel pomeriggio a Torino. Una delegazione dei capigruppo del consiglio comunale, che è riunito in Sala Rossa, ha dato la disponibilità a incontrare i manifestanti al termine della seduta, ma questi ultimi hanno chiesto di essere ricevuti in aula. La manifestazione si sta svolgendo senza tensioni. Sono oltre 50 le città italiane in cui si sono radunati (o dove si annunciano) presidi di solidarietà a Luca Abbà, l'attivista No Tav rimasto gravemente ferito oggi in Val Susa dopo essere caduto da un traliccio dell'alta tensione su cui era salito per protestare contro l'allargamento del cantiere della ferrovia ad alta velocità. I manifestanti denunciano ritardi, anche di 50 minuti, nei soccorsi al giovane militante. Iniziative sono annunciate o in corso, fra l'altro, a Roma, Milano, Torino e in ogni regione italiana, da Trieste a Cagliari, da Trento a Palermo.