Per protesta sei torinesi su dieci non hanno comprato la pasta
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Servizio: Carola Quaglia
Riprese: Michele Piasco
Montaggio: Davide Uberti
TORINO (14 set) -Niente spesa per i torinesi. Anche sotto la Mole molti cittadini hanno aderito allo sciopero della pasta, indetto dalle associazioni dei consumatori per protestare contro i rincari dei beni alimentari. Secondo Federconsumatori, che ha effettuato un’indagine telefonica a campione sulle famiglie della città, oltre il 64% dei torinesi per tutto il giorno non ha acquistato pane e pasta o ha addirittura evitato di fare acquisti. E proprio nella giornata di mobilitazione nazionale contro il caro spesa, il bollettino della Banca Centrale Europea rincara la dose, spiegando che, complici i capricci del clima e l’uso di mais e zucchero come carburanti alternativi, le scorte di cereali sono crollate e il prezzo degli alimenti nel solo mese di agosto è cresciuto del 30%. La dimostrazione, a detta del presidente torinese di Federconsumatori Giovanni Dei Giudici, che non si trattava di un allarme infondato.
E mentre Coldiretti rassicura sul fatto che almeno carne e prodotti ortofrutticoli manterranno prezzi contenuti, le associazioni di categoria aspettano un intervento del Governo e minacciano nuove proteste.