L'azienda propone trenta mila euro di risarcimento per le vittime dell'amianto
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Servizio: Fabio Casalis
Montaggio: Cristian De Michele
Torino (24 mar) - La Eternit vuole risarcire con 30 mila euro gli abitanti di Casale Monferrato per l'esposizione all'amianto. L'offerta è stata avanzata dal miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, uno degli indagati dalla procura di Torino per lo scandalo del materiale cancerogeno, pochi giorni prima dell'udienza preliminare del processo all'azienda che inizierà il 6 aprile.
A Casale negli ultimi trent'anni, tumori e altre patologie riconducibili all'amianto hanno ucciso 1600 persone di cui circa la metà impiegate nello stabilimento. Per questo motivo, oltre ai lavoratori dell'azienda, il risarcimento è stato nel frattempo esteso a tutti gli abitanti di Casale Monferrato.
La proposta, si spiega nel comunicato, è stata formulata considerando l'alto numero di vittime nella cittadina, ma il risarcimento è stato offerto solo a condizione che le famiglie non si costituiscano parte civile.
Stephan Schmidheiny e l'altro indagato, il barone belga Louis de Cartier, devono rispondere delle accuse di disastro doloso e rimozione volontaria di cautele.
Fra le quasi 3.000 parti lese, si sono costituite parte civile anche la Provincia di Alessandria, la Provincia di Torino, il comune di Casale Monferrato e la Regione Piemonte.
Il totale del rimborso si stima possa ammontare a una decina di milioni di euro.