TORINO (14 mag) – Juventus-Real Madrid 3-1, bianconeri a Manchester, madridisti a casa. La Juve fa bello il calcio italiano al cospetto di tanti detrattori. Una Juve che corre, che segna, che sa sacrificarsi, che dà lezioni di calcio alla squadra più forte del mondo. Il Real Madrid è stato travolto, ha tenuto banco solo per pochi minuti intorno alla metà del primo tempo, per il resto ha dovuto piegarsi all’ardore di Davids, Nedved e Tacchinardi, alla difesa attenta e propositiva specie con Thuram, alle stoccate di Trezeguet e Del Piero nel primo tempo, di Nedved (che salterà la finale) nella ripresa. Ci sono tanti 9 in pagella, per tutti.<BR>Il Real è sembrato piccolo, molto più piccolo di quello che ci si poteva aspettare, ma non per demeriti suoi, quanto per meriti dei bianconeri. Ha sbagliato un rigore (o l’ha parato Buffon) che poteva cambiare tutto, ha segnato con Zidane quando era troppo tardi, forse avrebbe potuto passare il turno. Ma di certo non avrebbe meritato.<BR>Ora i bianconeri possono fare festa. Una festa doppia. Domenica avevano soffocato la gioia. Ora la gioia può esplodere dirompente. Per il 28 maggio, per il Milan, c’è tempo. |