Pochi, fra i pellegrini che in questi giorni visiteranno Torino, sanno di Caramagna e del segreto che cela nelle pieghe del suo passato. Il piccolo paese del cuneese ospitò per un breve periodo il sacro velo torinese ma non solo. Della passione di Gesù vi sono anche altre reliquie: chiodi della croce e spine della corona che cingeva il capo. Ma gli oggetti che saranno in mostra fino al 23 maggio a Caramagna sono molti. A Caramagna la Sindone fu conservata per pochi giorni nel 1706 durante la fuga dei Savoia da Torino assediata dai francesi. Luogo perfetto, dunque, per una mostra sulle reliquie di Gesù Cristo. La corona di spine arrivò in Europa grazie ai crociati, giunse a Costantinopoli e poi a Parigi. A Parigi però arrivò solo la corona, senza spine. Le spine ebbero un'avventura più lunga e complessa. Alcune di esse vennero ritrovate nell'Abbazia di Santa Maria di Caramagna Piemonte, contenute in un antico reliquiario, che ha ancora i sigilli originali integri. Nella mostra, anche un reliquiario che custodisce un piccolo frammento del legno della croce. Una sezione è invece dedicata alla Sindone, con documenti, video di approfondimento e la ricostruzione della sosta della Sindone a Caramagna. La mostra aperta dal 28 marzo al 23 maggio dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi. Ingresso su prenotazione in settimana.
|