Dopo il grande successo dell'edizione 2010 Torino si appresta a spalancare le proprie porte all'arrivo del più originale, discusso e atteso appuntamento del suo genere, la seconda edizione di Italian Tattoo Artists, la grande kermesse dedicata alla creatività sulla pelle.
Il 9, 10 e 11 Settembre 2011 un centinaio artisti provenienti da tutta Italia e numerosi espositori del settore si sono dati appuntamento al PalaRuffini per tre giorni ricchi di spettacoli, musica, concorsi, e, ovviamente, di tatuaggi.
Molti i grandi nomi di tatuatori che il pubblico potrà incontrare e vedere all'opera in uno dei loro capolavori: Alex Nardini, Giorgio Marini, Michele Turco, Matteo Pasqualin, e ancora Trafficanti d'Arte e Roberto Borsi.
E in quest'edizione arrivano le donne. Già presenti nell'edizione 2010, faranno notare la loro presenza. Donne che si fanno tatuare e donne che tatuano: sacrifici, gavetta, forse di più di quella che farebbe un uomo al loro posto e...sogni. Le donne tatuatrici si racconteranno nei giorni della kermesse e dietro a corpi ricoperti da segni, disegni e simboli hard rock, potrete scoprire fragilità e desideri femminili di un universo che per decenni è appartenuto solo ed esclusivamente agli uomini. Tra i nomi Sabrina De Fazio (in arte Ink Lady), la torinese Gaia Pisani e Donna Mayla.
Italian Tattoo Artists. Tre giorni per ammirare disegni, veri e propri capolavori, osservare i tatuatori all'opera, seguire passo passo un'idea, un semplice schizzo farsi segno indelebile sulla pelle.
Il tatuaggio: è un forte legame spirituale con il corpo, un simbolo strettamente legato a chi lo porta e carico di valori e di valenze culturali ed emotive. Siamo lontani dai tempi in cui un certo Jean Baptiste Cabrì, bianco e disertore francese rifugiatosi presso i nativi delle isole Marchesi si esibì per la prima volta in pubblico, mostrando il suo corpo tatuato e il tatuaggio continua, nel tempo, ad affascinare e a rappresentare un elemento vivo e molto presente nel nostro quotidiano.
Non più fenomeni da baraccone, quelli che Mr. Phineas T. Barnum amava fare esibire come "misteriose deviazioni della natura" (i famosi Freaks), ma personaggi dello spettacolo, vip così come la gente comune in tanti sono stati affascinati da questa arte antica, avvolta di mistero, indescrivibile quasi come un rituale, carica di significati evidenti e di messaggi nascosti.
Nei tempi antichi il tatuaggio serviva a identificare appartenenza ad un gruppo, a esorcizzare le paure, ad abbellirsi. In qualche modo anche oggi assume tali valenze, perché rappresenta un segno, un simbolo, un sogno. Difficile però non notare come la percezione che si ha di esso si sia evoluta: il tatuaggio è ora una vera e propria arte. Di più, una nuova forma di comunicazione, massima espressione dell'era contemporanea.