Per la prima volta in Italia saranno esposte a Torino, in questa mostra curata dal Museo Diffuso della Resistenza, le riproduzioni di 50 dei 79 disegni realizzati dal giovanissimo Thomas Geve subito dopo la liberazione dal Lager. La mostra nasce dal volume Qui non ci sono bambini. Un'infanzia ad Auschwitz, pubblicato da Giulio Einaudi editore nel gennaio 2011. Thomas Geve aveva tredici anni quando, nel 1943, fu internato ad Auschwitz insieme alla madre, che morì nel campo. Assegnato ai lavori forzati, Thomas sopravvisse; fu trasferito a Gross-Rosen e poi a Buchenwald, dove fu liberato nell'aprile 1945. Il titolo della mostra nasce dal tragico destino dei bambini nei campi di sterminio: una volta arrivati venivano mandati alle camere a gas e potevano salvarsi solo se apparivano più grandi della loro età o se mentivano, per essere inclusi tra gli adulti idonei al lavoro. Thomas Geve si salvò perché venne destinato a imparare il mestiere di muratore. I suoi disegni rappresentano una testimonianza straordinaria per la lucidità con la quale un ragazzino di 15 anni è riuscito a rappresentare la realtà del Lager, descrivendo l'orrore che ha vissuto in tenera età. Con il rispetto dovuto all'unicità delle singole esperienze di vita, si può considerare quello di Geve il corrispettivo in termini visivi del Diario di Anne Frank. Due testimonianze pressoché uniche che raccontano l'esperienza concentrazionaria dal punto di vista dei bambini. I disegni originali sono conservati a Gerusalemme presso il Museo Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria degli eroi e dei martiri della Shoah) e non sono trasportabili a causa della fragilità della carta. L'autore di questa straordinaria testimonianza visiva - che vive oggi in Israele - sarà presente a Torino in occasione dell'inaugurazione della mostra e nei giorni immediatamente successivi e incontrerà gli studenti e la cittadinanza. L'esposizione, inaugurata oggi 27 gennaio, rimarrà aperta fino al 13 maggio.
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