Dal 6 all'11 marzo torna sugli schermi il Piemonte Movie gLocal Film Festival, la manifestazione di cinema made in Piemonte che inaugura la stagione dei film festival piemontesi e fa il punto sull'andamento della produzione cinematografica locale. La sua XII edizione è dedicata al tema delle periferie, "da sempre fonte di ispirazione cinematografica per la loro umanità varia, - spiega Alessandro Gaido, direttore artistico del festival - le periferie possono essere intese in diversi modi: ‘badlands', bassifondi e luoghi marginali, dove i sentimenti, buoni o cattivi che siano, non fanno sconti; non luoghi, simili in tutte le metropoli, che creano una tipologia umana altrettanto simile ovunque la si trovi e che, forse per contrasto, spesso dà vita a movimenti innovativi; periferie dell'anima, quelle dove ogni essere umano si rifugia o è spinto a rifugiarsi per sopravvivere e dare un senso alla propria esistenza. Propriamente, le ‘badlands' sono aree di terreno arido ed eroso dal vento, quasi completamente inutilizzabili. Si trovano negli Stati Uniti. Trovo interessante che l'etimologia di questa parola sia nata dalle sensazioni che può suscitare un luogo fisico. Due le fonti d'ispirazione per il tema di quest'anno: l'omonima canzone di Bruce Springsteen del 1978, ma soprattutto La rabbia giovane (Badlands), film di Terrence Malick del 1973". Alla scoperta di questo tema, ci accompagnerà il regista torinese d'adozione Daniele Gaglianone - al quale il festival e il Museo Nazionale del Cinema dedicano l'omaggio "Le periferie dell'anima" - che da sempre concentra il suo sguardo sulle zone marginali della città e su coloro che le abitano, mostrando realtà altrimenti invisibili. In programma a Piemonte Movie i suoi documentari, cortometraggi e lungometraggi, tra i quali Nemmeno il destino e Ruggine. Daniele Gaglianone sarà anche presidente della giuria del concorso PANORAMICA DOC, che assegnerà il Premio Maurizio Collino al miglior documentario scelto tra i 10 selezionati. A capo dell'altra giuria del festival ci sarà invece Francesco Amato, giovane regista piemontese, al quale spetterà il compito di giudicare i 30 cortometraggi selezionati, fra i 160 iscritti, che partecipano al concorso SPAZIO PIEMONTE, consolidato contest di cortometraggi realizzati in regione e osservatorio delle produzione locale "in corto". Tra i circa 80 lavori in programma a Piemonte Movie gLocal Film Festival diverse anteprime nazionali: Sale per la capra di Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco raccoglie testimonianze e documenti per ricordare le 64 persone che, il 13 febbraio 1983, morirono nell'incendio del Cinema Statuto di Torino; La sindrome dei monelli di Alberto Coletta indaga con delicato rigore, attraverso la storia della protagonista Julia, su una patologia spesso sottovalutata: l'iperattività; S.A.L.P. Esercizio di memoria del Collettivo Cromocinque percorre la storia di una delle concerie italiane più importanti che, nel secondo dopoguerra, divenne una vera "comunità" operaia; 10 di Vincenzo Cicanese festeggia i dieci anni della palestra popolare Antifa Boxe di Torino, raccontando un percorso sportivo e politico in cui le vicende umane del centro sportivo si intrecciano con gli avvenimenti politico-sociali dell'ultimo decennio; e Adieu di Alberto Castiglione - documentario fuori concorso nella sezione Zona Libera - si interroga, a vent'anni di distanza dalle tragiche morti di Falcone e Borsellino, sui cambiamenti, veri o presunti, che ne sono derivati. Come sempre, a fare da contorno a concorsi e retrospettive, Piemonte Movie presenta diversi appuntamenti off tra i quali spicca il lungometraggio Ainom di Mauro Garofalo e Lorenzo Ceva Valla, su una fuggitiva eritrea che dà il nome al film, girato nel cuneese, vincitore del premio per la Miglior Regia ad uno dei principali film festival asiatici: il China Golden Rooster and Hundred Flowers Film Festival.
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