TORINO (2 set) - Fiabe. Anche inquietanti. Immagini che riflettono storie recuperate nella notte dei tempi e che muovono con lucida intelligenza fra le suggestioni dell'antica civiltà celtica e il fascino del mondo medioevale.<BR>Si apre con un' intrigante mostra personale di Angela Betta Casale la nuova stagione espositiva dell' "Ascom Village", il Centro aperto dall'Ascom torinese in via Gran Paradiso 16/25 a Bertolla e che proprio in questo settembre festeggia il suo secondo anno di vita.<BR>Allieva di Amerigo Carella ed una lunga carriera alle spalle come grafico pubblicitario, da anni la Betta Casale si dedica, in maniera pressoché esclusiva, alla pittura.<BR>All' "Ascom Village" espone, fino al 30 settembre, una ventina di opere a tecnica mista e di indubbia originalità compositiva. Dominano le penombre, fra misurati contrasti di colore e "oscurità" che si aprono senza chiasso a immagini arrivate da zone di mistero. Su cui buon gioco di contrasto ha il frequente utilizzo della "doratura" e di soluzioni materiche che rendono estremamente attuali e "moderne" le fiabe pittoriche dell'artista torinese. Fra le particolarità che meglio caratterizzano la sua scrittura, la riproduzione di vecchi muri e l'utilizzo di "supporti" antichi - e autentici - che permettono l'affiorare dalla tela di emozioni e memorie di indubbio fascino e suggestione. Ed é qui che il grande amore dell'artista per la cultura celtica e medioevale trova spazio ideale di espressione pittorica. E di rinnovato approfondimento culturale. Come pure testimoniano le dodici tavole ispirate ad alcune poesie di area celtica su cui la pittrice sta attualmente lavorando per un libro di prossima pubblicazione. <BR> |