La pittura come dialogo continuo, attento e appassionato con il "reale".<BR>In cornice immagini che "sfidano", nella perfetta trama di segni e colori, la "verità" delle cose. <BR>Questo racconta e comunica immediatamente la bella personale del torinese Piero Paletto, ospitata per tutto il mese di novembre negli spazi espositivi dell' "Ascom Village", in via Gran Paradiso 16/25 a Torino.<BR>Una trentina i dipinti in parete, tutti oli su tela, alcuni di grandi dimensioni. I soggetti attingono a piene mani alla realtà, spesso interpretata in chiave di lettura fortemente onirica. Paesaggi, composizioni, fiori e figure. Nessuna concessione all'improvvisazione o al caso, su tutto domina il mestiere. Il lavoro di Paletto infatti è sempre opera di certosina concezione, lavoro "di bottega" e di impronta fortemente scolastica. Il paesaggio in primo piano. Spesso trasposizione lirica e memoria di spazi noti, e a noi vicini. Le cime dei nostri monti, le vallate, i pascoli e gli alpeggi. Ma anche racconto di luoghi lontani, di culture ed etnie profondamente diverse dalle nostre.<BR>Ecco allora le tribù nomadi in sosta nel deserto africano o le carovane che s'allontanano a dorso di cammello, le oasi e l'abbeverata al pozzo; universi di sabbia così lontani dai nostri paesaggi alpini, dalle cime innevate e dai monti di pietra e o pastorelli seduti all'ombra del bosco, in dimensioni di magica attesa e poesia.<BR> |